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al testo di Giuseppina Iannello
La filastrocca di Valentino
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Valentino, Valentino, stai sul palmo della mano.... E un passato assai lontano mi riporta al focolar.
C'era... c'era... una micina che ti offriva il latte e il miele, ma voleva, nel cortile, un bacetto, un bacio ancor.
C'era ancora un orsacchiotto, che appetiva il riso e il pane, ma mi disse: “Son le otto ci vedremo il lunedì.”
E c'era, infine, Meghi, la bianca pecorella che disse son più bella se leggerai con me.
C'era... C'era il mare mosso... un garzone, una fornaia... Per riempire tutta l'aia, quattro papere comprò.
Or ci son tre caravelle... Le comprai per tuo amor; scegli solo la più bella. Ma il timone lascia a me. Be... bee be.
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